Esperanto – lingua universale per un mondo pacifico
La Biblioteca Alessandrina ospita i ragazzi del Progetto Esperanto di Verdello.
Sabato 18 ottobre 2025 alle ore 17:00, presso la Sala Bio-bibliografica all’interno della Città Universitaria, la Biblioteca Alessandrina ospiterà un evento culturale per celebrare i 18 anni del
“Progetto Esperanto” della scuola primaria di Verdello (Bergamo).
Dal 2007, grazie a Mariacarla Galizzi e Antonella Paola Pignatiello, una classe prima ogni cinque anni viene accompagnata fino alla quinta con un percorso continuativo di insegnamento dell’Esperanto durante le attività curriculari. La fine di ogni corso vede i ragazzi affrontare l’esame di primo grado (livello A2) a cura dell’Istituto Italiano di Esperanto.
Ad oggi, quattro cicli completi hanno coinvolto un’ottantina di bambini e ci sono accordi per continuare per altri cinque anni: gli alunni del primo corso stanno oggi terminando l’università.
Un caso raro per longevità e continuità nel panorama scolastico italiano. Gli alunni di Verdello invieranno un video registrato e uno di essi, accompagnato dalla madre, sarà presente a Roma.
Per l’occasione interverranno i rappresentanti del gruppo esperantista di Bergamo, del gruppo Roma Esperanto-Centro “Luigi Minnaja” e del gruppo esperantista Tuscolano “Carlo del Vescovo”.
Il giorno 18 di ottobre non si parlerà solo del “Progetto Esperanto”, ad esso si legheranno altri due
importanti interventi:
- inizieranno Mariacarla Galizzi e Antonella Paola Pignatiello che racconteranno la nascita e gli
sviluppi del progetto di Verdello, il titolo è:
“Parole di pace per il futuro: l’Esperanto nella scuola primaria di Verdello”; - Alberta Manni, con il secondo intervento presenterà Santa Ildegarda, patrona degli esperantisti,
e la Lingua Ignota, prima lingua pianificata della storia (nata centinaia di anni prima dell’Esperanto):
“Lingua ignota: divina universalità?”; - Michela Lipari, “Membro Onorario” della Universala Esperanto-Asocio (UEA) illustrerà infine
l’“Interna Ideo” dell’Esperanto: “La visione di Zamenhof per l’abbattimento dei muri fra i popoli di culture diverse”.
Particolare rilievo avrà l’incontro con i ragazzi della Scuola “Fratelli Bandiera” di Roma, dove insegnò il M.o Alberto Manzi: la scuola inaugurerà nei primi giorni del mese di novembre il Museo M.o Manzi.
L’Esperanto condivide gli ideali di libertà, solidarietà e lotta contro la discriminazione che la Fratelli Bandiera, celebrando il M.o Manzi, da tempo porta avanti.
Tutti sono invitati a partecipare in presenza o in remoto.
https://us02web.zoom.us/j/87129810786?pwd=LqEmrywwit0fpO4qvK85gbB2DmTDar.1
ID riunione: 871 2981 0786
Codice d’accesso: 116565